Diritto di recesso

Il diritto di recesso, anche detto "diritto al ripensamento", è uno dei più importanti diritti riconosciuti ai consumatori dal Codice del consumo. Esso è disciplinato dal Decreto Legislativo n. 21/2014 che ha recepito la direttiva 2011/83/UE sui diritti dei Consumatori.

Il diritto di recesso consente al consumatore di cambiare idea sull’acquisto effettuato, liberandosi dal contratto concluso, senza dover fornire alcuna motivazione.

In tal caso, il consumatore potrà restituire il bene e ottenere il rimborso di quanto pagato.

Indice:

  1. Diritto di recesso. Di che cosa si tratta?
  2. Chi può esercitarlo?
  3. Come può essere esercitato?

 

1. Diritto di recesso. Di che cosa si tratta?

Il diritto di recesso consiste nella possibilità per il consumatore, informato correttamente, di risolvere, unilateralmente, il contratto entro 14 giorni e senza necessità di motivazione; di contro, nel caso in cui il consumatore non fosse informato, il termine per l’esercizio del diritto di recesso si allungherà a 12 mesi.

Quale conseguenza logica dell’esercizio del diritto di recesso, vi è la possibilità per il consumatore di restituire il prodotto, anche se deteriorato.

 

L’esercizio del diritto di recesso pone fine ai reciproci obblighi contrattuali ma fa sorgere, tuttavia, nuovi e provvisori obblighi, quali:

- il professionista-venditore deve rimborsare tutti i pagamenti ricevuti dal consumatore, eventualmente comprensivi delle spese di consegna, nel minor tempo possibile e comunque entro 14 giorni dal giorno in cui è informato della decisione del consumatore di recedere;

- il consumatore deve restituire i beni al professionista-venditore nel minor tempo possibile e in ogni caso entro 14 giorni dalla data in cui ha comunicato la sua decisione di recedere dal contratto.

Il consumatore sostiene solo il costo diretto della restituzione dei beni, purché il professionista-venditore non abbia concordato di sostenerlo o abbia omesso di informare il consumatore che tale costo è a suo carico.

 

2. Chi può esercitarlo?

Il diritto di recesso è previsto per i contratti conclusi a distanza o negoziati fuori dai locali commerciali tra un professionista e un consumatore.

Esso può essere esercitato nel termine di 14 giorni che iniziano a decorrere:

  • nel caso di contratti di servizi, dal momento della conclusione del contratto;
  • nel caso di contratti di vendita, dal giorno in cui il consumatore o un terzo, diverso dal vettore e designato dal consumatore per ricevere il bene, acquisisce il possesso fisico dei beni o:
    • nel caso di beni multipli ordinati dal consumatore mediante un solo ordine e consegnati separatamente, dal giorno in cui il consumatore acquisisce il possesso fisico dell’ultimo bene;
    • nel caso di consegna di un bene costituito da lotti o pezzi multipli, dal giorno in cui il consumatore acquisisce il possesso fisico dell’ultimo lotto o pezzo;
    • nel caso di contratti per la consegna periodica di beni durante un determinato periodo di tempo, dal giorno in cui il consumatore acquisisce il possesso fisico del primo bene;
  • nel caso di contratti per la fornitura di acqua, gas o elettricità, quando non sono messi in vendita in un volume limitato o in quantità determinata, di teleriscaldamento o di contenuto digitale non fornito su un supporto materiale, dal giorno di conclusione del contratto.

Se il professionista non ha adempiuto all’obbligo di informare il consumatore sull’esistenza del diritto di recesso (violazione dell’art. 49, comma 1, lett. h Codice Consumo), il termine per il suo esercizio è esteso a dodici mesi, ulteriori rispetto ai 14 giorni iniziali.

Se il professionista fornisce al consumatore le informazioni sul diritto di recesso entro dodici mesi dalla conclusione del contratto, il periodo di recesso termina quattordici giorni dopo il giorno in cui il consumatore è stato informato.

 

3. Come può essere esercitato?

Prima della scadenza del periodo di recesso, il consumatore deve informare il professionista della sua decisione di esercitare il diritto di recesso dal contratto. A tal fine il consumatore può:

  • utilizzare un modulo tipo di recesso di cui all’allegato I, parte B, del Codice del Consumo (l’apposito modulo diritto di recesso per ripensamento);
  • oppure presentare una qualsiasi dichiarazione esplicita della sua decisione di recedere dal contratto.

La comunicazione della volontà di esercitare il diritto di recesso può essere effettuata mediante modalità tradizionali o mediante comunicazioni elettroniche.

In particolare, il professionista può prevedere la compilazione elettronica del modulo per l’esercizio del diritto di recesso per gli acquisti online allegato al Codice del consumo o prevedere tale comunicazione mediante altre forme, come ad esempio tramite la compilazione di apposito form predisposto sul sito internet del professionista.

Il professionista è tenuto, al ricevimento della comunicazione, a confermare senza indugio l’avvenuta ricezione, fornendo al consumatore la conferma del ricevimento della comunicazione su un supporto durevole.

L’onere della prova relativa all’esercizio del diritto di recesso conformemente alle norme del Codice del Consumo incombe sul consumatore.

 

L’esercizio del diritto di recesso libera le parti dagli obblighi contrattuali assunti.

 

Ne discende che:

  • il consumatore è tenuto alla restituzione dei beni entro 14 giorni dalla data in cui ha comunicato al professionista la sua decisione di esercitare il diritto di ripensamento. Il termine è rispettato se il consumatore rispedisce i beni prima della scadenza suddetta.

Il consumatore sostiene solo il costo diretto della restituzione dei beni, purché il professionista non abbia concordato di sostenerlo o abbia omesso di informare il consumatore che tale costo è a carico del consumatore.

  • il professionista è tenuto a rimborsare tutti i pagamenti ricevuti dal consumatore, eventualmente comprensivi delle spese di consegna, senza indebito ritardo e comunque entro 14 giorni dal momento in cui è informato della decisione del consumatore di recedere dal contratto.

Il professionista esegue il rimborso utilizzando lo stesso mezzo di pagamento usato dal consumatore per la transazione iniziale, salvo che il consumatore non abbia convenuto altrimenti e a condizione che questi non debba sostenere alcun costo quale conseguenza del rimborso.

Il professionista non è tenuto a rimborsare i costi supplementari, qualora il consumatore abbia scelto espressamente un tipo di consegna diversa dal tipo meno costoso di consegna offerto dal professionista.

Salvo che il professionista abbia offerto di ritirare egli stesso i beni, questo può trattenere il rimborso finché non abbia ricevuto i beni oppure finché il consumatore non abbia dimostrato di aver rispedito i beni.

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