Copyright e contenuti pubblicati su siti web: sai come tutelarti?

Vorresti caricare contenuti sul tuo sito ma non sei sicuro di poter utilizzare grafiche, foto o video già realizzate da altri? 

Oppure, sai come tutelarti nel caso in cui un altro utente utilizzi i tuoi contenuti senza autorizzazione?  

In questo articolo esamineremo quando e come il diritto d’autore protegge i contenuti che circolano sul web. In questo modo potrai avere le informazioni fondamentali per proteggere i tuoi contenuti dal plagio e per evitare di incorrere in sanzioni nel caso di utilizzo di contenuti altrui. 

 

Indice: 

1. Sito web e diritto d’autore: cosa viene protetto? 

2. Come ci si tutela? Quali sono le sanzioni?

3. Utilizzo di contenuti sul web: come evitare di violare le norme sul diritto d’autore

4. Scelta del dominio: naming 

5. Tutela del marchio e deposito opera

 

1. Sito web e diritto d’autore. Cosa viene protetto

I siti web, le varie piattaforme digitali e i social network sono fonte di una miriade di contenuti. A volte molto facilmente riproducibili e utilizzabili, senza – apparentemente – dover chiedere il permesso di nessuno. 

Posso utilizzare a mio piacimento tutto ciò che è pubblicato sul web, quindi?  

A differenza di ciò che può sembrare, la risposta è solitamente negativa.  

Cerchiamo prima di tutto di capire che cosa ci dice la legge: in base alla normativa nazionale al creatore di un’opera sono riconosciuti automaticamente dei diritti. Questo a prescindere dalla registrazione, dal deposito o dalla pubblicazione dell’opera.  

L’autore di un’opera di ingegno è tutelato sia del punto di vista morale, sia dal punto di vista patrimoniale. diritti riconosciuti, infatti, si dividono in diritti economici e diritti morali: 

  • i diritti moraliincludono ad esempio il potere di essere riconosciuto quale autore dell’opera e dunque di decidere se e quando pubblicare un’opera, oppure quello di opporsi alla modifica della stessa. Questi sono imprescrittibili, irrinunciabili e inalienabili e non possono essere ceduti a terzi. 
  • i diritti patrimoniali, invece, costituiscono i diritti esclusivi dell’autore di utilizzare economicamente la sua opera in ogni forma e modo, percependo un compenso per ogni tipo di utilizzazione della stessa. A differenza dei diritti morali questi sono rinunciabili e possono essere trasferiti a terzi. Vi sono diversi tipi di diritti patrimoniali. Per fare alcuni esempi ricordiamo: il diritto di pubblicazione, il diritto di riproduzione, di trascrizione, diritto di esecuzione, rappresentazione o recitazione in pubblico, il diritto di comunicazione al pubblico e, nello specifico, il diritto di distribuzione, il diritto di elaborazione, di traduzione e di pubblicazione delle opere in raccolta, il diritto di noleggio e di dare in prestito, il diritto di modificazione. 

Questi diritti hanno un limite temporale che corrisponde a tutta la vita dell’autore e sino a 70 anni dopo la sua morte. E quindi, a titolo esemplificativo, ove l’autore dell’opera deceda all’età di 80 anni il diritto in parola si estinguerà al compimento del centocinquantesimo anno dalla nascita dell’autore (e dunque esattamente 70 anni dopo la sua morte).  

Come abbiamo detto, questa normativa protegge l’autore di opere d’ingegno. Ma cosa può essere ricompreso sotto questa categoria? 

Secondo l’art. 2575 del Codice Civile e l’art. 1 della legge sul diritto d’autore (l.d.a.), sono oggetto del diritto d’autore: le opere dell’ingegno di carattere creativo che appartengono alle scienze?(questo riferimento manca però all’art 1 della legge sul diritto d’autore),?alla letteratura, alla musica, alle arti figurative, all’architettura, al teatro e alla cinematografia, qualunque ne sia il modo o la forma di espressione. Al secondo comma dell’art. 1 l.d.a. è stabilito: “sono altresì protetti i programmi per elaboratore… e le banche di dati. 

La normativa, poi, fa degli esempi di opere tutelate, includendo ad esempio le opere letterarie, musicali, le opere della scultura, della pittura, del disegno, oppure le opere teatrali e fotografiche. 

Questo elenco, però, è solo esemplificativo e via via che la società è cambiata e i modi di creare contenuti sono mutati con essa, sono state incluse dalla giurisprudenza altre categorie di “opere dell’ingegno”, come ad esempio i giornali e gli articoli online, i format televisivi, i video e anche i software. 

Ciò che conta è che l’opera in questione sia frutto di un’attività creativa e dunque abbia le caratteristiche della novità e dell’originalitàRicordiamo anche che ciò che viene protetto non è l’idea, ma la sua realizzazione. 

2. Come ci si tutela? Quali sono le sanzioni?

Ora che abbiamo capito quali sono le opere protette dal diritto d’autore, come puoi tutelarti nel caso in cui scoprissi che i tuoi contenuti sono stati copiati e sono utilizzati da altri utenti? 

Il soggetto che ha riprodotto la tua creazione senza il tuo consenso ha violato la legge. Le opere oggetto di diritto d’autore, infatti, non possono essere copiate o riprodotte senza il consenso dell’autore o del soggetto che ne detiene i diritti.  

Ti ricordo, però, che esiste un’eccezione. L’art. 70 della l.d.a., infatti, permette la riproduzione di estratti di un’opera per fini di studio o per finalità divulgative. Perché l’attività sia lecita, in ogni caso, non dovrà avere scopo di lucro e dovrà essere citato l’autore.   

Al di fuori di questo caso, è bene sapere che il soggetto che si è appropriato della tua opera può incorrere in conseguenze civili, penali e amministrative. 

Dal punto di vista civilistico, anche a seconda del caso concreto, potrai agire per richiedere l’immediata rimozione della violazione, il divieto di riproduzione e in ogni caso il risarcimento del danno. 

Ma si ricorda che la violazione del diritto d’autore e, quindi, l’appropriazione dell’opera altrui può comportare anche delle sanzioni penali e amministrative. 

Per tutelarti al meglio, in ogni caso, ti consiglio di agire in prevenzione per evitare di trovarti di fronte ad una lesione del diritto d’autore da tutelare in Tribunale. In questi casi, infatti, la difficoltà principale sorge quando è necessario provare di essere stato l’autore di una data opera. Sarà necessario, infatti, provare con certezza la data di creazione dell’opera dell’ingegno, in modo da dimostrare di averla creata prima dell’appropriazione altrui. 

Per prevenire, puoi inserite nel tuo sito una dichiarazione (o disclaimer) in cui chiarisci che i testi, le fotografie e in ogni casi i contenuti pubblicati sono protetti da copyright. 

Esistono poi software che impediscono il copia/incolla dei contenuti presenti nel sito web e altri che offrono un servizio di marcatura temporaleQuest’ultimo strumento può essere molto utile per provare che una data pagina esisteva già alla data della marcatura, facilitando quindi la prova della paternità dell’opera.? 

3. Utilizzo di contenuti sul web: come evitare di violare le norme sul diritto d’autore

Le tutele e gli accorgimenti visti sinora sono indirizzati a chi è interessato a proteggere i propri contenuti originali pubblicati sul web dalla appropriazioni altrui. 

Ma come ci si deve comportare se siamo noi ad aver bisogno di utilizzare contenuti già esistenti, magari da inserire nel nostro sito? 

Come possiamo evitare di infrangere le norme sul diritto d’autore, esponendoci a sanzioni anche di carattere penale? 

Ecco qui alcune regole da seguire per utilizzare i contenuti su internet in modo corretto:  

  • è importante verificare sempre nei siti, in particolare nella sezione delle “note legali” o in quella dei “termini e delle condizioni”, se vi siano disposizioni in termini di copyrightSe non ci sono indicazioni sul copyright, allora tutto il contenuto è protetto; 
  • se vuoi inserire delle immagini nel tuo sito è sempre meglio non copiare quelle di altri, a meno che non sia espressamente consentito dal proprietario l’utilizzo delle stesse. Se non hai a disposizione risorse per creare immagini originali o se ti servono foto o immagini particolari ricorda che esistono siti appositi che forniscono immagini senza copyright possibile a utilizzare anche gratuitamente; 
  • Per utilizzare della musica, invece, è necessario avere un’autorizzazione da parte della Siae (o di altre società che si occupano di raccogliere e distribuire diritti d’autore) pagando i relativi diritti. Nel caso in cui poi, si volesse utilizzare un brano musicale come sottofondo per un video, dovrà essere richiesta e ottenuta anche l’autorizzazione dell’autore del brano ad associare la propria creazione ai tuoi contenuti. Anche per i brani musicali, poi, esistono banche dati che forniscono un’ampia scelta di musica libera da diritti d’autore; 
  • Infine ti ricordiamo che per inserire nel nostro sito un link che rimanda ad un'altra pagina non è mai necessario chiedere il permesso.  

4. Scelta del dominio:naming

Nella delicata fase di decisione del nome a dominio che vuoi utilizzare per il tuo blog o per il nuovo sito per la tua attività, tra tutti i fattori da prendere in considerazione ci sono anche quelli legali. 

Dovremo, infatti, porci il problema dell’esistenza di nomi uguali o simili a quelli che vorremmo utilizzare. 

Ad esempio, nel caso in cui il nome a domino sia legato ad un’attività d’impresa, quest’ultimo è soggetto al codice della proprietà industriale: che riconosce espressamente al nome a dominio la natura di segno distintivo dell’impresa, equiparandolo al marchio, alla ditta e all’insegna.  

Nell’ambito di attività d’impresa, dunque, non può essere registrato un nome a dominio corrispondente o simile ad un marchio o segno distintivo già registrato, nel caso in cui possa derivarne pericolo di confusione per il pubblico.  

Ti ricordo che sulla base di segnalazioni del proprietario del sito, l’assegnazione del nome a dominio, al ricorrere di alcune condizioni, potrebbe essere sospesa o revocata dall’autorità Italiana di Registrazione. 

La revoca, ad esempio, può avvenire nel caso di sentenza o decisione arbitrale, “che stabilisca che l’assegnatario non ne aveva diritto all’uso”. 

E’ importante, quindi, fare delle accurate ricerche preventive per evitare di ricorrere in possibili contestazioni future. 

5. Tutela del marchio e deposito opera

Anche se abbiamo visto che l’opera dell’ingegno viene automaticamente tutelata dal diritto d’autore a prescindere dal deposito della stessa, al fine di avere una tutela maggiore è possibile procedere al deposito presso la SIAE (Società Italiana degli Autori ed Editori) o presso le altre società che svolgono la stessa funzione. 

Il deposito consente agli autori di avere una prova della paternità dell’opera, ha una durata di cinque anni e può essere rinnovato. 

Possono essere depositati, ad esempio: 

  • Canzoni 
  • Romanzi o poesie 
  • Copioni (televisivi, cinematografici e teatrali) 
  • Opere audiovisive 
  • Banche dati 
  • Software 
  • Progetti industriali e opere grafiche 

Nel caso in cui, invece, si voglia proteggere un marchio, questo dovrà essere registrato, inserendolo in un apposito elenco (italiano, europeo o internazionale). 

La procedura per la registrazione del marchio e i suoi costi sono differenti a seconda di dove siamo interessati a proteggere in nostro brand. La registrazione, infatti, può essere solo a livello nazionale, a livello europeo o internazionale (in questo caso dovranno essere scelti uno per uno gli stati in cui vogliamo registrare il nostro marchio). 

Solitamente, prima di richiedere la registrazione del marchio viene effettuata una verifica sull’esistenza di merchi simili o uguali già depositati in camera di commercio. Ciò valutando sia il nome del brand, sia i segni grafici del logo/marchio, ma anche la possibilità di confondere il marchio di cui si chiede la registrazione con altro già depositato. 

 

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