Quali sono le condizioni per esercitare il diritto di precedenza del lavoratore a tempo determinato?

Salve, ho lavorato per un anno da metà 2019 a metà 2020 in un'azienda della nettezza urbana,poiché ho vinto un concorso a tempo determinato. Intorno a gennaio 2020 l'azienda fa un altro concorso(a tempo indeterminato) alla quale non mi fa partecipare perché già dipendente e poi perché automaticamente passavo a tempo indeterminato anche io. (A detta loro). L'ultimo giorno di contratto, credevo di firmare un rinnovo a tempo indeterminato e, invece, c'era scritto che il rapporto di lavoro si concludeva quel giorno stesso. Adesso mi chiedo, visto che ho lavorato per l'azienda 12 mesi continuativi, secondo la legge non dovrei avere un diritto di precedenza rispetto agli altri che sono stati assunti dopo il mio fine rapporto lavorativo? Vorrei informazioni a riguardo per capire se posso fare qualcosa a riguardo. Ringrazio e distinti saluti.
Diritto del lavoro (11/01/2021)
lawyer
Autore:
Avvocato Egidio Rossi
Diritto del lavoro, Separazione divorzio e modifica delle condizioni, Divorzio breve, Condominio, Recupero Crediti, Risarcimento danni e responsabilità civile, Locazioni ad uso abitativo, Immobili
Segui l’avvocato
Risposta:

Occorre premettere che, purtroppo, l'impegno verbale al Suo passaggio da contratto a tempo determinato a contratto a tempo indeterminato è irrilevante, e non vincola in alcun modo l'azienda per la quale a suo tempo ha lavorato.

Quanto al diritto di precedenza, è disciplinato dall'art. 24 del D.Lgs. n. 81/2015, a norma del quale al lavoratore, già titolare di uno o più contratti a tempo determinato presso la stessa azienda, che ha prestato complessivamente una attività lavorativa per un periodo superiore a sei mesi, è attribuito il diritto di precedenza nelle assunzioni a tempo indeterminato che vengono effettuate dal datore di lavoro nei successivi dodici mesi, limitatamente alle mansioni già svolte dal lavoratore medesimo nei rapporti a termine.

La norma (art. 24, comma 4, D.Lgs. n. 81/2015) prescrive che il datore di lavoro ha l’obbligo di richiamare espressamente il diritto di precedenza del lavoratore nell’atto scritto con cui viene fissato il termine del contratto.

Il diritto di precedenza all’assunzione può essere esercitato dal lavoratore a condizione che questi provveda a manifestare espressamente per iscritto tale volontà al datore di lavoro entro un termine ragionevole dalla data di cessazione del rapporto, fissato legalmente, rispettivamente, entro 6 mesi, se trattasi di lavoratore con anzianità aziendale di almeno 6 mesi, ed entro 3 mesi, se trattasi di lavoratore stagionale (art. 24, comma 4, D.Lgs. n. 81/2015).

Il diritto di precedenza, peraltro, si estingue, in ogni caso, entro un anno dalla data di cessazione del rapporto di lavoro a termine (art. 24, comma 4, ultimo periodo, D.Lgs. n. 81/2015).

E' utile sottolineare, peraltro, che l’esercizio del diritto di precedenza consegue necessariamente alla volontà espressa per iscritto da parte del lavoratore nei termini di legge, per cui il diritto di precedenza deve essere concretamente esercitato previa manifestazione espressa in forma scritta da parte del lavoratore interessato; in mancanza o nelle more della manifestazione scritta di volontà del lavoratore, il datore di lavoro può legittimamente procedere alla assunzione di altri lavoratori o alla trasformazione di altri rapporti di lavoro a termine in essere (sia che il contratto a termine di durata superiore a sei mesi sia cessato, sia che trascorsi i sei mesi sia ancora in corso).

Su questo aspetto riteniamo di focalizzare l'attenzione in quanto, se Lei non avesse manifestato alcuna volontà di volersi avvalere del diritto di precedenza, l'azienda avrebbe legittimamente effettuato le assunzioni dopo la cessazione del rapporto di lavoro, in quanto è solo la Sua formale comunicazione a obbligare l'azienda a rispettare il diritto di precedenza.

L’unica regola esclusa riguarda l'impiego per le pubbliche amministrazioni ove il diritto di precedenza è, in generale, escluso, salvo il personale reclutato mediante avviamento degli iscritti nelle liste di collocamento per le qualifiche e profili per i quali è richiesto il solo requisito della scuola dell’obbligo.

Infine si deve tenere presente che la norma presuppone comunque un riferimento ai singoli contratti collettivi, pertanto bisognerebbe verificare cosa prevede a riguardo il contratto collettivo riferito al Suo impiego presso l'azienda della nettezza urbana.

CONTATTA L’AVVOCATO
Prenota subito online
Dove ci trovi
se vuoi incontrarci di persona
Se vuoi incontrarci di persona e conoscerci ci trovi in Via Crocefisso 6 a Milano, presso gli uffici di Avvocato Accanto, tutti i giorni da lunedì a venerdì e su appuntamento anche il sabato. Ti aspettiamo.
mappa avvocato accanto
Non hai trovato ciò che cercavi?
Fai una domanda