C'è mobbing se continuano a trasferirci?

Salve siamo un gruppo di infermieri. In seguito alla chiusura del reparto in cui operavamo, i nostri superiori ci hanno ricattato di volta in volta con la scusa di tenerci tutti uniti. In questi anni abbiamo traslocato, nel vero senso della parola, per ben 6 volte cambiando anche ospedale ed andando sempre a finire peggio. Ora ci troviamo in un reparto di medicina molto pesante. la mia domanda è questa ma noi dobbiamo sottostare a tutti i cambiamenti che la nostra azienda ci prospetta? Abbiamo qualche diritto in proposito oppure dobbiamo assecondare i voleri di chiunque venga a governare questo disastrato ospedale? Vivevamo con il continuo pensiero che ci spostassero nuovamente e che ci potessero dividere... cosa che si è avverata perchè da lunedì chiuderanno definitivamente il nostro reparto e ci sparpaglieranno nelle varie medicine ... Siamo esausti ci stanno facendo venire l'esaurimento c'è gente di noi che dallo stress soffre di alopecia e soprattutto ci stanno portando ad odiare la nostra bella professione che per tanti anni abbiamo svolto con passione e dedizione anche se subivamo e subiamo costantemente un demansionamento. Secondo voi ci sono i presupposti per una causa di mobbing? Oppure ripeto la legge ci tutela in qualche modo? Aspettando una vostra risposta vi saluto e ringrazio anticipatamente
Diritto del lavoro (23/06/2017)
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Autore:
Avvocato Fabrizio Tronca
Eredità e Successioni, Immobili, Famiglia
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Risposta:
La situazione che Lei ci ha prospettato non configura, purtroppo, una fattispecie di mobbing. In linea generale, il "mobbing" consiste, infatti, in ripetuti comportamenti persecutori perpetrati ai danni di un dipendente al fine di emarginare lo stesso e indurlo ad abbandonare l'Azienda. Inoltre la "prova" dell'esistenza del mobbing viene valutata dai Giudici in maniera molto rigorosa. *** Premesso quanto sopra è difficile fornirLe una risposta precisa: bisognerebbe esaminare le posizioni (lettere di assunzione e quant'altro) di ognuno di voi per valutare se, contrattualmente, è prevista o meno - e in che termini - la possibilità per l'Azienda di trasferirvi. Consideri tuttavia che il trasferimento è considerato sempre legittimo nei casi di chiusura di reparti: anzi, in questi casi il trasferimento viene addirittura considerato come una condizione di miglior favore rispetto ad un'eventuale decisione di risoluzione del rapporto di lavoro. Vista l'entità numerica dei colleghi, potrebbe essere una buona idea rivolgersi alle rappresentanze sindacali interne affinché si facciano interlocutori con l'Azienda delle vostre richieste di chiarimenti.
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