Il fatto che si tratti di confidenze e private fa configurare una violazione della privacy e, in quanto tale, punita dal D lgs 196/03, ma non solo; l'averla pubblicata in modo tale da renderla facilmente oggetto di commenti derisori o comunque arrecandoLe danno fa altresì configurare l'ipotesi di diffamazione aggravata dall'uso del social network ex art. 595 c.p.
Il mio consiglio, quindi, è quello di procedere con diffida alla rimozione della conversazione incriminata non prima, però, di aver sporto formale querela (nel termine di 90 giorni dal fatto) per le ipotesi di reato di cui sopra.
avvocato Tania Beretta
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