Come rileva nella Sua, il merito della vicenda è lineare, essendosi creata una comunione ereditaria, rispetto al bene immobile attualmente abitato da Lei e da Suo padre. Verificata la posizione di ostracismo di Suo fratello e considerato che per disporre e godere del bene in comunione è necessaria la volontà condivisa, nel caso, degli eredi, è consigliabile, prima di azionare la mediazione, intervenire formalmente verso la Parte reticente. Suggeriamo un intervento formale del legale, mediante lettera di diffida, richiamando diritti e doveri di legge dei componenti la comunione e invitando Suo fratello ad aderire ad una delle differenti strategie e soluzioni stragiudiziali della vertenza. Nel caso di specie, vendita dell’intero immobile a terzi o, in alternativa, acquisizione da parte sua delle quote Sua e di Suo padre. La terza via prospettata sarà naturalmente quella giudiziale, volta ad ottenere un provvedimento del Tribunale competente alla vendita: senza dubbio, è la via più onerosa e parimenti meno vantaggiosa sotto il profilo della liquidazione delle quote.