Azione di riduzione: presupposti e conseguenze

Buongiorno.quando e' morta mia suocera essendo 4 figli l'appartamento e' stato diviso in quote di 1/12 ogni figlio e 2/12 a mio suocero della parte di mia suocera. Adesso mio suocero abbiamo saputo che la sua parte la lascera' in toto ad 1 figlia che abita con lui nell'appartamento. Domanda gli altri 3 figli non hanno diritto ad una quota di eredita' quindi come saranno i 12esimi finali? grazie in anticipo
Eredità e Successioni (05/12/2018)
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Autore:
Avvocato Marta Calderoni
Locazioni commerciali, Eredità e Successioni, Recupero Crediti, Risarcimento danni e responsabilità civile, Immobili, Famiglia
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Risposta:

Per rispondere al Suo quesito, riteniamo opportuno segnalare quanto segue.

Se Suo suocero lascerà effettivamente la propria quota dell'appartamento soltanto ad una figlia, potrebbe porsi un problema di lesione delle quote di legittima degli altri figli.

A tal proposito segnaliamo che, per la determinazione della quota di legittima (e di una eventuale lesione della stessa), è necessario esaminare la composizione del patrimonio del defunto, per capirne l’esatta consistenza e configurare così la quota disponibile e quella di legittima.

Nell’ipotesi in cui vi sia stata una lesione della quota di legittima (in virtù delle disposizioni testamentarie o di donazioni effettuate in vita dal defunto), i legittimari lesi (gli altri figli, nel caso di specie) possono agire nei confronti dei beneficiari delle donazioni o delle diposizioni testamentarie lesive dei propri diritti, al momento della morte del testatore.

Per determinare la quota spettante ai legittimari (e di conseguenza, per esclusione, anche quella disponibile) è necessario agire in questo modo:

1) si forma una massa di tutti i beni che appartenevano al defunto al tempo della morte;

2) si detraggono i debiti in modo da far rimanere solo l’attivo (c.d. “relictum”);

3) si riuniscono quindi fittiziamente i beni di cui sia stato disposto a titolo di donazione, secondo il valore che avevano al tempo della successione;

4) dalla somma di questi due valori (relictum + donatum) si forma l’asse su cui verranno calcolate la quota disponibile e, per differenza, quella dei legittimari.

Nel caso in cui venga così accertata una lesione della quota di legittima, per reintegrarla occorre esercitare l'azione di riduzione, prevista dagli artt. 553 e ss. cod. civ.,volta a far dichiarare invalidi (integralmente o parzialmente) gli atti inter vivoso mortis causa che hanno prodotto la lesione stessa.

L'azione di riduzione, di fatto, consta di tali azioni:

 - azione di riduzione in senso stretto, che ha lo scopo di far dichiarare l'inefficacia (totale o parziale) delle disposizioni testamentarie e/o delle donazioni che eccedono la quota di cui il de cuius poteva disporre;

azione di restituzione contro i beneficiari delle disposizioni ridotte, finalizzata in seguito al vittorioso esperimento dell'azione di riduzione in senso stretto a far recuperare ai legittimari quanto ancora presente nel patrimonio dei soggetti beneficiati.

Dunque per poter effettuare qualunque valutazione nel caso di specie è necessario attendere il decesso di Suo suocero e la pubblicazione del testamento.

 

Avvocato Marta Calderoni

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