Che effetti ha la notifica dell'ingiunzione ad un famigliare?

Salve, una società di franchising e una banca hanno inviato una raccomandata e un telegramma al mio vecchio indirizzo dove abitavo con mia madre senza che io avessi fornito quell'indirizzo a nessuno dei due uffici. Possono permettersi di fare una cosa del genere a livello di privacy è legale? Io ho fornito il mio indirizzo di residenza attuale e non quello in cui hanno spedito le lettere. Inoltre le poste italiane hanno consegnato la raccomandata a mia madre senza che io gli avessi fornito alcuna delega e documento di identità. Visto che si tratta di recupero crediti, è possibile denunciare le poste per questo disservizio? Attendo delucidazioni grazie, Buona giornata.

Recupero Crediti (22/04/2018)
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Autore:
Avvocato Marta Calderoni
Locazioni commerciali, Eredità e Successioni, Recupero Crediti, Risarcimento danni e responsabilità civile, Immobili, Famiglia
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Risposta:

Per rispondere al Suo quesito riteniamo innanzitutto opportuno esaminare il disposto dell’art. 139 del nostro codice di procedura civile, a norma del quale se il destinatario non viene trovato a casa, l’ufficiale giudiziario (e, quindi, anche il postino nel caso si tratti di una notifica a mezzo posta) può consegnare copia dell’atto a un familiare o un addetto alla casa, all’ufficio o all’azienda, purché abbia almeno 14 anni e non sia palesemente incapace di intendere e volere. Se poi nessuno di tali soggetti è in casa, l’atto può essere consegnato al portiere dello stabile.

Precisiamo però che, affinché la notifica al familiare sia valida, costui deve essere“convivente”, ossia deve trovarsi all’interno dell’abitazione del destinatario dell’atto e deve “frequentarlo in modo abituale”.

Tale condizione, infatti, determina la presunzione che la busta verrà consegnata all’effettivo destinatario per via dei rapporti quotidiani tra i due soggetti. Pertanto l’ufficiale giudiziario o il postino non può notificare la raccomandata ad altre persone, sebbene familiari, che si trovano in luoghi diversi dalla abitazione, residenza, dimora o domicilio del destinatario.

Come detto, quindi la consegna dell’atto al familiare richiede che questi sia maggiore di 14 anni, non palesemente incapace, legato da un rapporto di convivenza non occasionale, e che la consegna sia avvenuta all’interno dell’abitazione o residenza del destinatario effettivo dell’atto.

Pertanto, alla luce di quanto sopraesposto, nel caso di specie riteniamo che sia nulla la notifica della raccomandata a Lei diretta, poiché è stata effettuata nel luogo di residenza di Sua madre (familiare che ha ricevuto l’atto) e non nel Suo luogo di residenza, quale destinataria dell’atto stesso.

Non è però possibile depositare una denuncia nei confronti delle poste per il disservizio.

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