In che cosa consiste l'addebito della separazione?

Ho accettato mio malgrado la suocera in convivenza per la felicità di mia moglie per 20 anni, negli anni ha praticamente preso il mio posto al punto che negli ultimi 8-10 anni anche i rapporti intimi e meno intimi erano pressochè inesistenti con mia mogie.Lei dopo cena stava sul divano con la mamma a guardare la tv si tratteneva fino a notte fonda per evitare di trovarmi sveglio a letto,passavamo mesi nei quali non parlavamo e lei trovava comunque giovamento nella compagnia della mamma e non in me ormai privato della stima di mia moglie.Recentemente ho chiesto a mia suocera con cordialità di tornare a casa propria lei in maniera stizzita mi ha risposto che ne avrebbe parlato con la figlia le ho detto che era casa mia e lei altrettanto stizzita mi ha risposto che era anche della figlia; allora l'ho obbligata ad andarsene, di li a 6 giorni mia moglie mi ha chiesto la separazione asserendo che erano 20 anni che la facevo soffrire. posso addebitare a lei questa separazione?
Separazione divorzio e modifica delle condizioni (28/11/2018)
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Autore:
Avvocato Marta Calderoni
Locazioni commerciali, Eredità e Successioni, Recupero Crediti, Risarcimento danni e responsabilità civile, Immobili, Famiglia
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Risposta:

Per rispondere al Suo quesito, riteniamo opportuno segnalare quanto segue.

L’addebito della separazione consiste, in estrema sintesi, nell’attribuzione della responsabilità della separazione al coniuge che ha violato i doveri matrimoniali. Le conseguenze dell’addebito sono tre:

  1. il coniuge cui è addebitata la separazione perde definitivamente il diritto all’assegno di mantenimento (se ve ne sono i presupposti);
  2.  sotto il profilo successorio, il coniuge cui è addebitata la separazione non è più erede dell’altro (mentre l’altro mantiene i diritti successori);
  3. generalmente, infine, il coniuge cui è stata addebitata la separazione viene condannato al rimborso delle spese legali sostenute dall’altro per il giudizio di separazione.

La pronuncia dell’addebito può essere però chiesta soltanto in sede di separazione personale ed esclusivamente nel procedimento di separazione giudiziale (non nella separazione consensuale).

Nel caso di specie si potrebbe ipotizzare una Sua richiesta di addebito della separazione a carico di Sua moglie che, per quasi venti anni, ha ridotto al minimo i rapporti (intimi e non) con Lei.

Tale atteggiamento potrebbe infatti integrare una violazione dell'obbligo di assistenza e collaborazione, nel quale possono ascriversi non soltanto i comportamenti rilevanti come illeciti penali (sevizie, minacce, ingiurie) ma anche gli atteggiamenti che comportano offesa della personalità del coniuge, come la mancanza di lealtà o il mancato rispetto del riserbo sulle vicende coniugali, l'impedimento all'esercizio dei rapporti con la famiglia di origine, nonché la mancanza di rapporti sessuali determinata da ingiustificati rifiuti o intolleranza.

Avvocato Marta Calderoni

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