coppia di fatto: ci sono formalità?

Io e il mio compagno siamo sullo stesso stato di famiglia dal 2009. Siamo una coppia di fatto o dobbiamo registrarci diversamente? Premetto che nn ci serve il contratto di convivenza. Grazie
Unioni civili e Convivenza (28/05/2017)
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Autore:
Avvocato Fabrizio Tronca
Eredità e Successioni, Immobili, Famiglia
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Risposta:
I requisiti per costituire una coppia di fatto consistono nella convivenza stabile e continuativa tra due adulti, non legati da vincoli di parentela e affinità, e liberi dal vincolo del matrimonio. Da quello che ci descrive, Lei ed il Suo compagno – peraltro sul medesimo stato di famiglia – siete pertanto già in possesso dei presupposto per la coppia di fatto. Trattiamo, tuttavia, di un fenomeno fattuale e non sancito da particolari formalità: al fine di “accertare” formalmente l’esistenza della convivenza, e farne scaturire i relativi diritti, è necessario un atto formale. In particolare facciamo riferimento alla dichiarazione della convivenza di fatto. Mediante la compilazione di un modulo e la trasmissione dello stesso all’anagrafe del Comune di residenza, la coppia sancisce formalmente il proprio regime, o meglio: concretizza una “prova” della propria convivenza. Pertanto, mentre da un lato il mero fatto di convivere stabilmente è di per sé presupposto e condizione sufficiente per formare un nucleo con i relativi potenziali diritti (non patrimoniali ed economici), dall’altro la comunicazione all’anagrafe sarà necessaria per accertarne l’esistenza e attivare proprio quei diritti sociali (o morali), tipici anche della coppia sposata, tra gli altri: assistenza medica, diritto di visita, vari privilegi sull’utilizzo della casa familiare in ipotesi di fine della convivenza/morte. Pertanto solo con la dichiarazione di convivenza si recepisce formalmente e si dà sostanza a una situazione di fatto, facendo sorgere dei diritti riconosciuti dalla Legge e quindi tutelabili. Per Sua comodità, alleghiamo alla presente il modulo che, debitamente compilato, è sufficiente inviare via PEC o fax all’anagrafe di residenza, che registrerà la convivenza. La dichiarazione di convivenza non è naturalmente da confondere con il contratto di convivenza, che tende invece a disciplinare un assetto economico e patrimoniale, per via convenzionale, della coppia di conviventi.
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