Divisione tra fratelli coeredi

Buongiorno Sono comproprietario con i miei due fratelli dell'abitazione di mia madre dalla quale abbiamo ereditato per successione. Il problema è il seguente: due di noi vogliamo vendere, il terzo invece no. Quest'ultimo però non partecipa al pagamento delle spese di gestione del medesimo appartamento ormai da due anni e né vuole vendere o affittare a terzi, né tantomeno vuole esercitare la prelazione sulle quote (premetto che tra noi c'è stata solo uno scambio di comunicazioni o verbali o tramite sms, quindi non ufficiali........per così dire). Sicura di un vostro riscontro immediato, anticipatamente vi ringrazio.
Eredità e Successioni (22/11/2016)
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Autore:
Avvocato Livia Achilli
Eredità e Successioni, Recupero Crediti, Sovraindebitamento, Immobili, Famiglia
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Risposta:
Entrando subito nel merito della sua richiesta, le precisiamo che per effetto di successione mortis causa gli eredi entrano in regime di comunione legale sul patrimonio ereditato. Nel caso di disaccordo in merito alla gestione del patrimonio o come in questo caso della casa familiare, gli eredi possono: cedere a terzi la propria quota di eredità, nel rispetto del diritto di prelazione previsto dall’art. 732 c.c. che impone di "offrire" preventivamente la quota al coerede che non intende cedere. o procedere con lo scioglimento del regime di comunione attraverso la divisione. Alla luce di quello che ci racconta, le soluzioni prospettabili potrebbero essere diverse a seconda che l’immobile sia o meno facilmente divisibile. In quanto, se il bene è facilmente divisibile, lei e suo fratello dovreste formalizzare la vostra offerta di vendita all’altro fratello, il quale avrà tempo 2 mesi per esercitare la prelazione. Nel caso di sua mancata risposta o di formale rifiuto, voi sareste quindi liberi di vendere al terzo acquirente la vostra porzione di proprietà. Nel caso in cui, invece, l’immobile non sia facilmente divisibile - e dunque sia assai improbabile raccogliere l'interesse di un terzo all'acquisto di quote - dovreste chiedere lo scioglimento del regime di comunione ereditaria, presentando formale ricorso avanti il Tribunale del luogo in cui si è aperta la successione, ovvero quello in cui è avvenuta la morte di vostra madre. In mancanza di accordo, l'esito di tale procedimento conduce frequentemente alla vendita del bene immobile su ordine del giudice e quindi alla ripartizione del denaro ricavato tra i coeredi in proporzione delle rispettive quote. Segnaliamo che il procedimento di divisione dell’eredità dovrebbe essere preceduto da quello di mediazione obbligatoria.
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