Separazione consensuale e allontanamento dalla casa familiare
buongiorno abbiamo deciso di separarci in modo consensuale io e mia moglie ed abbiamo una figlia.Volevo capire come prima cosa dobbiamo fare e se posso lasciare la casa coniugale? grazie saluti
Separazione divorzio e modifica delle condizioni
(14/02/2017)
Avvocato Livia Achilli
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Risposta:
Entrando subito nel merito del Suo quesito, riteniamo che la prima cosa da fare sia stabilire le condizioni sia di natura economica sia di natura non economica in base alle quali Lei e Sua moglie sareste disponibili a separarVi. Da quanto ci riferisce, ci pare di capire che abbiate già deciso che la casa coniugale sia assegnata a Sua moglie, quale genitore collocatario di Vostro figlio. In tal caso, Le suggeriamo di allontanarsi dalla casa familiare solo dopo aver raggiunto un accordo sulle predette condizioni di separazione consensuale, considerato che, una volta lasciata l’abitazione, potrà accedervi solo col consenso di Sua moglie. Inoltre è importante che lei accerti (prima di assumerla) se una simile iniziativa possa o meno costituire un elemento di negativa valutazione da parte del Giudice, qualora, per qualsiasi ragione, la separazione dovesse evolversi in sede di Tribunale. Una valutazione ponderata in tal senso può essere effettuata ovviamente solo esaminando il contesto familiare in cui si è maturata la decisione. Operativamente, per quanto attiene, poi, le modalità di separazione personale consensuale dei coniugi, possiamo già anticiparLe che la legge prevede sostanzialmente tre macro ipotesi: Separazione consensuale con ricorso congiunto avanti il Tribunale; Separazione consensuale mediante negoziazione assistita alla presenza di due avvocati; Dichiarazione resa all’ufficiale di stato civile in Comune. Per la negoziazione assistita è obbligatoria l’assistenza di un avvocato per ciascun coniuge, mentre per le altre due procedure l’assistenza di un legale è facoltativa, seppure consigliabile, quantomeno a titolo di supervisione e consulenza nella raccolta e predisposizione della documentazione necessaria e nella gestione dei rapporti con gli enti pubblici coinvolti al fine di ridurre il rischio di errori, con conseguenti perdite di tempo e denaro.
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