L'azienda ha facoltà di organizzare il lavoro attraverso turni di lavoro dei propri dipendenti, organizzati a squadre in modo che più lavoratori siano successivamente occupati negli stessi posti di lavoro, secondo un determinato ritmo, compreso il ritmo rotativo, che può essere di tipo continuo o discontinuo.
Peraltro, nel suo caso, ci riferisce, vi sarebbe anche un accordo sottoscritto in sede regionale che disciplina tale lavoro a turni (e verosimilmente le rsu aziendali hanno partecipato al tavolo delle trattative).
Una miglior risposta quindi potrebbe esser fornita solo dopo una verifica del contenuto di tale accordo. Ad ogni modo si potrebbe anche ipotizzare di comunicare alla sua datrice di lavoro le difficoltà personali e familiari che sta oggi patendo a causa del cambio del turno di lavoro, dando la disponibilità a ricoprire nuovamente il primo turno.
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