rinuncia all'eredità. Che cosa succede se ricevo decreto ingiuntivo da un creditore del defunto?

Ricevuto decreto ingiuntivo da parte dei creditori di padre defunto, nonostante fatta la rinuncia all' eredità in tre mesi di tempo dalla morte. Cosa fare? Opposizione?
Eredità e Successioni (29/04/2019)
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Autore:
Avvocato Guido Vecellio
Diritto bancario e Cartelle esattoriali, Condominio, Recupero Crediti
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Risposta:

La rinuncia all'eredità è un atto con cui il chiamato all'eredità dichiara di non volerla acquistare (debiti del defunto superiori ai crediti).

In questo modo il rinunciante perde la qualità di erede, rimane estraneo alla successione e nessun creditore potrà rivolgersi a lui per il pagamento dei debiti ereditari.

La dichiarazione di rinuncia deve essere ricevuta da un notaio o dal Cancelliere del Tribunale del Circondario in cui si è aperta la successione. L'atto deve poi essere inserito nel Registro delle successioni, conservato nello stesso Tribunale.

La rinuncia non deve avere termini, limitazioni, condizioni e, se fatta dietro corrispettivo o a favore di solo alcuni degli altri chiamati all'eredità, è nulla.

Ciò premesso, dato per scontato che Ella abbia provveduto agli incombenti del caso, come sopra indicati e nel rispetto dei termini di legge, può fare opposizione al decreto ingiuntivo, che Le è stato notificato da un creditore del padre defunto, ex art. 645 codice procedura civile.

 

Avvocato Guido Vecellio

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